2018 -Notizie-Eventi
NOTIZIE
MISCELLANEA N°1
Galleria Area Contesa Arte, via Margutta 90, Roma
Premio Michelangelo
Querceta - Seravezza - Forte dei Marmi
in esposizione a Villa Bertelli
dal 21 Novembre al 06 gennaio
Crescevano Sogni
Te lo ricordi ancora il ’68? Quando un’intera generazione “voleva tutto”, o meglio voleva cambiare tutto? Vecoli racconta bene il crescendo dell’euforia rivoluzionaria, la sensazione rassicurante di sentirsi parte di un tutto destinato a cambiare la storia, l’esaltazione degli slogan, il primato della politica in ogni aspetto della vita quotidiana: dalle letture alla musica, dal modo di vestire all’amore, divenuto d’improvviso esperienza facile e disinibita. Non tace l’Autore le contraddizioni e le ambiguità di quella esperienza: la paura del compromesso, la mancanza di realismo, le reticenze che alimentarono, a poco a poco, stanchezze e disinganni, frustrazioni e sconforto. Fino alle pagine finali, cupe e liberatorie assieme come risulta essere sempre la perdita dell’innocenza e l’ingresso nel mondo adulto. Un romanzo forse non “politicamente corretto”, ma “politicamente utile”: da criticare, magari; da restituire al mittente, se credete; ma assolutamente da leggere. (dalla prefazione di L.Luciani)
Gli anni “70, formidabili per alcuni, di piombo per altri.
Nella Versilia ruggente, dei mitici anni sessanta, un gruppo di ragazzi, di umili origini, cresce e diviene adolescente: sullo sfondo gli echi degli scontri al locale “La Bussola” e del caso Lavorini.
Si intrecciano intorno a loro figure nobili di donne dedite agli altri, militanti generosi, commercianti e popolani caratteristici, insomma una laboriosa e calda umanità; non mancano però politicanti cinici e arrivisti.
I ragazzi crescono e la scuola superiore viene vista come luogo di emancipazione e riscatto sociale. La tumultuosa passione politica di quegli anni si intreccerà con l’amore, le amicizie, e andrà a scontrarsi, tra forti emozioni e sogni di libertà e ribellione, con una realtà in cui si susseguono, i nItalia, attentati e stragi, scontri ideologici e violenze fisiche.
Il liceo, i professori, le prime cotte, le assemblee infuocate, le occupazioni, gli scontri con la polizia e con i fascisti, il tutto mescolato alla vita di provincia: è questo il crogiuolo in cui crescono questi giovani sinceramente appassionati.
Mentre il protagonista matura la sua capacità critica verso le speranze e i sogni dell’adolescenza e di un mondo migliore si giunge ad un episodio drammatico: un’aggressione di un gruppo di sinistra, di cui il protagonista fa parte, al suo amico d’infanzia, politicamente schierato a destra. L’agonia e poi la morte di questi sconvolgerà la sua coscienza, in un crescendo di sensazioni e ricordi.
Presentazione Romanzo Giugno e Luglio 2018
Libro d'Artista
In giro per la Toscana
dal 5 al 19 Aprile
Firenze
Palazzo Medici Riccardi
dal 13 al 20 dAprile
Lido di Camaiore
Galleria Europa
Trailer del romanzo CRESCEVANO SOGNI di Stefano Carlo Vecoli
CRESCEVANO SOGNI
Romanzo di
Stefano C. Vecoli
La voglia di cambiare il mondo, durante la stagione più tumultuosa e affascinante del nostro passato recente.
Il “68, gli anni Settanta visti con gli occhi e la storia di un gruppo di ragazzi del Piazzone (il mercato della città). La Grande storia rivista dentro la microstoria. Il Maggio Francese e il piccolo mondo di commercianti, le rivolte delle Università americane e i tuffi dal molo. Il Vietnam e le girate in bicicletta, anzi con un tandem auto-costruito, il liceo e la strategia della tensione. Tutto questo e tanto altro nelle pagine di CRESCEVANO SOGNI di Stefano Carlo Vecoli.
L’autore racconta bene il crescendo dell’euforia rivoluzionaria, la sensazione rassicurante di sentirsi parte di un tutto destinato a cambiare la storia, lo stato d’animo di chi crede di essere sempre e comunque dalla parte giusta, l’esaltazione degli slogan, il primato della politica in ogni aspetto della vita quotidiana: dalle letture alla musica, dal modo di vestire all’amore, divenuto d’improvviso esperienza facile e disinibita. Non si tacciono le contraddizioni e le ambiguità di quella esperienza: la paura del compromesso, la mancanza di realismo, le reticenze che alimentarono, a poco a poco, stanchezze e disinganni, frustrazioni e sconforto. Fino alle pagine finali, cupe e liberatorie assieme come risulta essere sempre la perdita dell’innocenza e l’ingresso nel mondo adulto.
Un romanzo forse non “politicamente corretto”, ma “politicamente utile”: da criticare, magari; da restituire al mittente, se credete; ma assolutamente da leggere
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isbn 978-88-99993-92-4
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Trailer del romanzo CRESCEVANO SOGNI di Stefano Carlo Vecoli
CRESCEVANO SOGNI
Il nuovo romanzo di
Stefano C. Vecoli
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