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Introduzione alla pittura di Stefano C. Vecoli
Pubblicato da Giorgio Michetti in Pittura Vecoli · 15 Marzo 2016
Tags: giorgio, michetti, vecoli, pittura, nudi, femminili, paesaggi, e, composizioni, fantasiose.
Tags: giorgio, michetti, vecoli, pittura, nudi, femminili, paesaggi, e, composizioni, fantasiose.
Introduzione alla pittura di Stefano C. Vecoli
di Giorgio Michetti, pittore.
La vicenda pittorica di Stefano Vecoli, dopo la sorpresa di quanto ho visto è da raccontare.
Dopo anni di insegnamento ai ragazzi del Liceo Scientifico di Viareggio, ha dato vita a tutte le teorie, le techniche, gli slanci trasmessi agli altri e li ha fatti suoi e ha creato una serie di opere, fino ad oggi tenute nascoste che desidera presentare al pubblico al più presto.
Vecoli pittore: mi chiama, mi racconta, nella sua casa studio mi presenta le sue opere e mi chiede di parlarne. La mia lunga vita passata tra tele, tavole, pennelli e colori dovrebbe essere avvezza a colloquiare in Arte, invece non è così: mi ci provo anche se un po’ riluttante: è Introduzione alla Pittura di Stefano Carlo Vecoli
facile goderne, difficile eè parlarne.
Gli argomenti, i temi trattati sono: nudi femminili, paesaggi e composizioni fantasiose.
I suoi nudi, disegnati con cura, brillano di luce propria, ambientati tra forme geometriche e ombrelloni variopinti come ali di volatili sognati. Qualche accenno di manichini stilizzati, geometrismi e spazi distribuiti con calcol oritmico e direi aritmetico.
Anche nei paesaggi la sintesi geometrica prevale tra prospettive ardite e ombre striscianti dell’ultimo sole. È il canto del paesaggio toscano, sono frammenti di poesia tra “i cipressi che a Bolgheri alti e schietti” e “la donzelletta che vien dalla campagna”.
Nel mondo moderno come il nostro dove chiasso, affanni, problemi e monotonia di argomentazioni che senso hanno questi ritorni romantici? Queste nostalgie? Questi sogni? Un po’ di Carducci e di Leopardi non guasta.
Il dolce respiro di queste donne, la voce del vento tra i rami dei cipressi, l’incanto dei cieli sereni e corruschi ad u ntratto tacciano, lo spettacol ocambia: mostri extraterrestri, cornuti, dolicocefali ti guardano con curiosità e disprezzo, si muovono in un mondo irreale, forse soggetti di sogni infantili, forse visioni di storie orientali, forse il desiderio di dare sembianze al vivere convulso, assurdo, malato, disumano della civiltà mopderna.
Per mettere fine a questa breve visitazione del mondo pittorico di Stefano vecoli esprimo la mia convinzione che l’opera di questo artista è ricca di attualità, di inventiva, di gusto della composizione, di studiata stesura del colore legato ad un segno deciso e sicuro. Senza ripensamenti e ci convince e aspettiamo dalla sua mano e dalla sua mente altri successi.
Giorgio Michetti, pittore. Viareggio 2012